giovedì 4 ottobre 2007

‘Il complesso Baader-Meinhof’


Ho ancora nella memoria ‘Anni di piombo’ (‘Die Bleienezeit’, 1981) di Margarete Von Trotta, il film intimista isprato alle vite di Christiane Ensslin e di sua sorella Gudrun che il 18 ottobre del '77 morì impiccata nel carcere di Stammheim contemporaneamente ad Andreas Baader, il suo uomo, suicida con colpo di pistola.

Erano giorni caldi per il terrorismo e la Germania, quelli del rapimento da parte della R.A.F. del presidente degli industriali tedeschi Hanns-Martin Schleyer (poi ucciso dai rapitori), quelli del blitz dei caschi di cuoio tedeschi in Somalia, per liberare gli ostaggi del Boeing 737 dirottato a Mogadiscio dagli stessi in una joint venture con un gruppo terrorista palestinese. La Baader Meinhof ne uscì annientata e non è stato mai chiarito se si sia trattato di un suicidio politico o di omicidio di stato.

E’ proprio questa la domanda finale e decisiva cui dovrà dare risposta il nuovo film sulla storia della Rote Armee Fraktion che si appresta a girare Uli Edel (quello di ‘Christiane F.’) su una sceneggiatura tratta dal libro di Stefan Aust, direttore oggi di Der Spiegel, intitolato, come pare sarà anche il film, ‘Il complesso Baader-Meinhof’.

Le polemiche sono già pronte. In Germania. Il mio interesse è invece molto più privato. L’immagine proustiana di un ragazzo che sorride ascoltando ‘si è suicidato con un colpo alla nuca sparato da un metro e mezzo’ ed il pensiero che la Polizia deve agire da Polizia, impossibile negarselo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sai chi fu l'unico sindaco che accettò di dare sepoltura ai suicidi della baader?....il figlio di rommel..morto suicida perchè se no l'ammazzava il suo boss..ho ascoltato una lezione di filosofia su antigone nella sinistra antagonista, che parlava anche di questo..

buon anno, mentre ci siamo.

la signorina minnie

Limone ha detto...

Lezione? Filosofia? Interessante.

Da qualche parte ci deve pur essere qualcuno che si interessa di queste cose!